L'altro ieri, tanto per colmare l'unico giorno libero dalle mie uscite giornaliere di pesca, sono stato invitato a pesca con loro da due nuovi e simpaticissimi amici di pesca, conosciuti solo 10 gg. fa in fiume Adda in località Crotta d'Adda (CR). I due sono padre e figlio, Abitanti sulla bassa bergamasca, il padre all'incirca della mia età, è un vero patito della pesca a galleggiante, ma pratica la passata di vecchio stampo, quella fatta solitamente in fiumi a lenta corrente, al cavedano ed alla savetta, fatta con galleggianti da 1 a 4 gr., e finali dal 0,12 allo 0,06, con ami dal n. 12 al n.22.
Ma nonostante Adolf (il Padre), fosse un'abilissimo pescatore con la sua antiquata tecnica, in Adda non ne riusciva a tirarne fuori nemmeno uno, a causa delle continue rotture di finale, dovute alla potente forza dei barbi giganti del fiume, pesci che spesso raggiungono e passano pure i 7 kg. di peso!
Ed il pescare certi bestioni in centro ai correntoni, servono montature molto più pesanti. Solitamente i pescatori a passata locali usano le seguenti attrezzature e montature: Filo madre (Sul mulinello) dello 0,25-0,28 oppure trecciato dello 0,10-0,12, galleggianti da 10 a 18 gr., finali dallo 0,18 al filo diretto, (cioè senza finale), ed ami dal n.12 al n.8, a gambo corto, esca bigattini o pastella al sangue!
Allora dopo 30 inutili tentativi, decideva di passare pure lui alla pesca a ledgering medio, che io e suo figlio Alex, un simpatico 35'enne, stavamo già facendo con successo da un paio d'ore, svolgendo una piccola garetta tra noi, con premio finale di una birra gelata offerta dal perdente al vincitore. ed ero già in testa io con 12 barbioni contro gli 8 del mio avversario. Il peso non era eccessivo, ma c'era un peso medio di circa 2,8 kg. pro capite, ed erano tutti gasatissimi ed inferociti di essere rimasti appesi all'amo.
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